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mercoledì 19 dicembre 2012

FENOMENO PETER SAGAN, PARLA PAOLO SLONGO


Direttore Sportivo -Cannondale
Responsabile preparazione atleti-Cannondale
TRE ANNI DI PROFESSIONISMO ASSIEME A PAOLO SLONGO HANNO FATTO DI PETER SAGAN UNO DEI CORRIDORI PIU' RICERCATI E ATTESI DEL 2013. ECCO COME SI ALLENA IL GIOVANE FENOMENO SLOVACCO. 

Paolo Slongo confida alle pagine di Bici Sport come ha preso per mano, da tre anni a oggi, il giovane e talentuoso slovacco. In tre anni di professionismo in maglia Liquigas Peter ha già collezionato 38 vittorie e non pensa proprio a fermarsi: Partendo dalla sua storia- spiega Slongo- da Under 23 non aveva alle spalle il background di nostri ragazzi, che vivevano da professionisti già da alcuni anni. Ho rispettato la sua esperienza e la sua storia, incuriosito dagli allenamenti di quando era in Slovacchia e doveva allenarsi d'inverno con quel freddo. Da tali osservazioni Slongo sarebbe riuscito a carpire un programma di allenamento adatto alle esigenze del suo corridore: Abbiamo concordato che non
gli fa assolutamente male continuare con la mountain bike. Per il resto, dal momento che incomincia a metà novembre, segue programmi già prestabiliti. Quando poi arrivano le gare ha le mani più libere. In teoria ha tabelle giornaliere ma con la facoltà di modificarle se per caso non fosse riuscito a smaltire tutti i carichi di lavoro. Forse tutti non la sanno ma da pochi mesi Peter è tornato a vivere in Slovacchia e ciò potrebbe rappresentare un problema per la sua preparazione specifica, ma Slongo non sembra preoccupato: "Ha salite di riferimento e per gli sprint si fanno dei test su spazi di 10 e 20 secondi per vedere se ci sono dei miglioramenti. Quando era qui, facevamo delle prove sulla salita di Ca del Poggio. Non sono ancora andato in Slovacchia per vedere dove si allena ma ce l'ho sotto mano durante tutti i ritiri invernali". Per molti corridori risulta molto difficile allenarsi con costanza e preferiscono uno strutturato programma di corse, Peter è uno di questi: "Ognuno ha le sue abitudini - dice SlongoPer lui e altri Leader facciamo di solito de programmi di corse funzionali al grande obbiettivo, consapevoli del fatto che quando si inizia a gareggiare, seguire le tabelle è molto difficile" . Quello che stupisce molti, tra i quali lo stesso Slongo, è la facilita con la quale Sagan entra in condizione, ecco l'aneddoto:"E' sorprendente. Al California doveva essere indietro, dopo un periodo in altura. Invece ha vinto cinque tappe. Neppure lui sa come ha fatto." Ma per Slongo i margini di miglioramento sono ancoro molto ampi e nessuno, tranne lo stesso Sagan, potrà scoprire i suoi limiti: Potrebbe migliorare ovunque e in maniera importante. Ha 22 anni e margini quanti ne volte. Nell'immediato potrebbe calare un po di peso per migliorare in salita. Un obiettivo per il quale si lavorerà in palestra, in modo che al dimagrimento non corrisponda il diminuire di massa magra. "Un talento così limpido non va forzato, guai cercare di condizionarlo"