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sabato 19 gennaio 2013

INTERVISTA INTEGRALE A LANCE ARMSTRONG II Parte


FINALMENTE LA COMMOZIONE SUL VISO DI LANCE NEL PARLARE DEL FIGLIO:"NON DIFENDERMI, E' TUTTO VERO". POI PARLA DELLA EX  MOGLIE, KRISTIN:"SAPEVA TUTTO, AL MIO RITORNO ALLE CORSE LE HO PROMESSO CHE NON AVREI FATTO USO DI DOPING, E COSI' HO FATTO"

Per il canale via cavo Own la prima puntata è stata un successo: 3.17 milioni di americani l'hanno vista in diretta, 1.12 in differita per un totale di 4.3, ai quali va aggiunto il numero degli streaming on line sul sito ufficiale, visibile in tutto il mondo. E' iniziata la seconda parte dell'intervista registrata ad Austin. "Mi sento umiliato, mi vergogno", le prime parole di Armstrong.

 "La Nike mi ha chiamato un mercoledì, dicendomi che mi lasciavano. E poi di seguito gli altri sponsor. La parte peggiore però è stata quello che è successo con la fondazione". "Il momento peggiore è stato lasciare la presidenza di Livestrong. Poi un paio di settimane dopo mi hanno chiesto di farmi da parte completamente, di abbandonare la fondazione, che considero il mio sesto figlio, lasciarla è stato difficile. Spero che Livestrong possa sopravvivere anche senza di me e nonostante tutto, penso possa farcela". Oprah Winfrey domanda: "Stai affrontando i tuoi demoni?". Armstrong risponde: "Sì, siamo solo all’inizio, ma ho cominciato a farlo". Per la seconda puntata della confessione di Lance, Oprah riparte dall’altra faccia di Armstrong: quella dell’impegno umano. E Lance sembra, finalmente, più commosso. Più vero. Fuori dal doping, oltre il doping forse c’è un uomo che da quelle radici può/deve ripartire. "Non sono un dottore ma non credo che il il doping abbia contribuito al mio cancro". 
La Winfrey rende più fluida la narrazione inserendo stralci delle testimonianze di Lance che giurava di non essersi dopato. "Chi ero in quelle immagini? Ero una persona che si sentiva invincibile, mi avevano detto che ero imbattibile e io ci ho sempre creduto. Quella persona c'è ancora, adesso però so di dover cambiare. Se potessi, direi a tutte le persone della fondazione che ho deluso: 'capisco la vostra rabbia, il fatto che vi sentiate traditi. Mi aveve supportato e avete creduto in me e io vi ho mentito'. Posso solo chiedere scusa. Farò di tutto per far capire loro quanto mi dispiace".  Sul suo spirito competitivo e l'agonismo: "Vorrei tornare a competere, non al Tour. Mi piacerebbe per esempio correre la maratona di Chicago quando avrà 50 anni. La competizione mi piace troppo ma non sto confessando per questo".  Oprah: "Pensi di aver ricevuto la punizione che meritavi?". Lance: "Meritavo di essere punito, non merito la pena di morte. Ho avuto una vita complicata, non è certo una scusa, adesso mi sto curando, sto anche vedendo uno psicologo. Se ho rimpianti? Certo. Questo è solo il primo passo, pago un prezzo alto ma lo merito". 
PANTANI MADONNA DI CAMPIGLIO 1999 La mattina del 5 giugno 1999 Pantani viene controllato a Madonna di Campiglio. Manca un giorno alla fine del Giro. Pantani è maglia rosa, ha dominato la corsa, ha vinto 4 tappe per distacco. Il suo ematocrito supera il limite del 50% fissato dall’Uci, perciò viene escluso dalla corsa. A gennaio, lontano dalle corse, aveva valori sui 41-42%, ma già quando vinse le prima tappe al Giro del 1994 – Merano e Aprica, 4 e 5 giugno - aveva valori fuori norma: 54,5% il 23 maggio, 52,6% il 30, 58% il 13 giugno. E fuori norma era quando salì per la prima volta sul podio del Tour e quando cadde nella Milano-Torino.
Armstrong parla della famiglia, dei suoi cinque figli, della sua compagna, Anna Hansen, e dei valori nei quali crede. Sulla ex moglie, Kristin: "Una donna veramente intelligente, che crede nella verità e nell'onestà. Avevamo una visione diversa in tante cose, lei sapeva come stavano le cose, anche se non proprio tutto. Forse a volte preferiva non chiedere nulla. A lei ho chiesto la sua benedizione per il mio rientro in gara. Mi ha detto di farlo ma con la promessa che non mi sarei dopato, e io non l'avrei mai delusa. Quando sono tornato al Tour ho dovuto accettare il risultato, sono stato battuto da due corridori che erano migliori di me". Interessante. La prima moglie Kristin sapeva tutto. Credeva nell'onestà. Ma ha accettato tutto o forse è stato il motivo del loro divorzio. Questo non lo dice... A Austin intanto è un normale venerdì. Con tanta gente che affolla i numerosi ristoranti della amena downtownL’avvio della seconda punta è molto più soft. Oprah prova a tirar fuori l’uomo che sta dietro al gelido atleta. Quando parla di Kristin (la prima moglie) e di Anna, la compagna attuale sembra sincero. Quando dice che è tornato nel 2009 senza doping lo sembra meno. Ma qualcosa dentro di lui, stava comunque cambiando. Oprah non gli ha ancora mai chiesto di Cheryl Crow e di Johan Bruyneel, forse fa parte di un accordo? Armstrong sui figli: "Quando questa storia è iniziata ho visto mio figlio Luke difendermi davanti ai compagni di scuola dicendo: 'quello che dite di mio padre non è vero' ". Lance si commuove, per la prima volta dall'inizio dell'intervista. "In quel momento ho capito che avrei dovuto dirglielo: lui non me l'ha mai chiesto, si fidava di me". "Ho dovuto dirglielo. E' successo durante le vacanze di Natale. Gli ho detto: 'ho sempre negato tutto, con forza, ma voglio dirti che è tutto vero'. Luke, mio figlio, e le sue sorelle non hanno detto molto, hanno accettato la mia confessione. Ho detto a Luke 'non difendermi piu'. Lui è stato straordinariamente calmo e maturo. Mi ha detto 'ti voglio bene, sei mio padre, questa cosa non cambierà nulla'. Grazie al cielo Luke assomiglia più a kristin che a me".  Oprah: "Pensi che la tua squalifica possa essere annullata?". Lance: "Egoisticamente spero di si, che ma non credo che realisticamente possa succedere. Questa conversazione che stiamo facendo oggi sopravviverà per sempre e avrà un impatto sui miei figli. Ho deciso di confessare per il loro bene". 
 Pier Bergonzi sul momento più toccante 

Lance finalmente si è commosso davvero, fino alla lacrime… Lo ha fatto parlando dei figli. Traspare il suo bisogno di normalità. Ha voglia di ritrovare la via della sua vita e continua ad avere una terribile voglia di sport. Sa che realisticamente non gli verrà tolta la squalifica a vita, ma spera che questo avvenga anche grazie alla sua confessione. Dice che gli basterebbe correre la Maratona di Chicago a 50 anni. In questo credo sia davvero sinceroDice che ha deciso di parlare per togliere ai figli il peso. Si commuove. Stavolta è sincero quando dice come lo ha raccontato ai figli più grandi. Ne sta uscendo molto meglio della prima sera. Più genuino. I figli sono una grande carta. Speriamo che no li stia usando. Sarebbe crudele. Non credo si possa arrivare a tanto
Armstrong: "Nessuno dei miei rappresentanti ha detto all'Usada (l'agenzia antidoping statunitense, ndr) di voler donare 150.000 dollari, qualcuno dice addirittura 250.000 dollari, non è vero". "Mi chiedi quanto mi sia costato tutto questo?", si rivolge a Oprah. "75 milioni di dollari in un giorno, soldi che non torneranno più. Questo non è certo un bel momento, ma non è la parte peggiore della mia vita: ci sono state la diagnosi del cancro, la mortalità del 50%...". "Mia mamma è distrutta. Vederla così mi ha fatto capire che tipo di impatto questa cosa abbia avuto su di lei. Se uno dei miei figli si comportasse come mi sono comportato io sarei furioso". Oprah chiede: "Riuscirai a rialzarti?". Lance risponde: "Non so cosa succederà in futuro, mi dispiace tantissimo per quello che ho fatto. Posso dirlo migliaia di volte e probabilmente non è sufficiente. Senza dubbio questa cosa mi ha aiutato a diventare un uomo migliore. Era già successo quando mi era stato diagnosticato il cancro, poi mi sono perso. Adesso è capitato di nuovo, mi sento un uomo migliore, adesso non posso più perdermi". Qual è la morale della storia? Non ho una grande risposta. Non bisogna truffare per vincere, mentire, comportarsi da bullo. Ovviamente queste cose non si devono fare. Il peggior crimine è stato mentire alle persone che credevano in te".
 E' terminata la lunga intervista a Lance Armstrong. Oprah Winfrey ha chiuso così: "Spero che la morale della storia sia quella che ti aveva detto Kristin, la verità ti libererà".
Massimo Lopes Pegna: "La Winfrey è interessata a sapere se ci sarà un 'comeback', lei intende nella vita ma Armstrong capisce il ritorno alle competizioni. Temo che nella sua testa il chiodo fisso sia tornare a gareggiare anche se dice che tutto questo non lo fa per quel motivo". 


Simone Sandri: "Nella seconda parte dell’intervista Oprah ha provato a umanizzare Armstrong, trovandosi molto più a proprio agio con questo tipo di colloquio rispetto alle domande tecniche della scorsa serata. Alla fine credo che Oprah abbia fatto un buon lavoro, ma se davvero Lance vuole ricominciare il suo percorso di riabilitazione dovrà rispondere a tante altre domande, senza poter contare su un interlocutore comunque accomodante come la regina dei salotti televisivi americani. Detto questo bisogna dare atto a Oprah di aver messo a segno uno scoop assolutamente straordinario".

da: Gazzetta dello sport.it