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domenica 6 gennaio 2013

LA TRADUZIONE ITALIANA DI "THE SECRET RACE" Parte III

Introduzione di Daniel Coyle  Parte III



I due furono anche vicini di casa, a Girona infatti abitarono per molti mesi nello stesso edifico, Armstrong risiedeva al secondo piano, Hamilton e sua moglie , invece, al terzo. Prima della sua disfatta sportiva, Hamilton era stato considerato come una sorta di eroe da tutti i giornalisti sportivi americani e non: pacato, bello, educato e oltre misura convenzionale. Partì da Marblehead, nel Massachusetts, dove era stato proclamato uno dei più forti discesisti della sua città, fino al college, quando un infortunio alla schiena gli fece scoprire la sua vera vocazione, il ciclismo appunto. Hamilton, si può dire, è stato tutto l'opposto di una superstar appariscente: un operaio ciclista che lentamente, pazientemente ha scalato la piramide del mondo del ciclismo. Lungo la strada è diventato noto per il suo basso profilo, personalità amichevole, e, soprattutto, la sua notevole capacità di sopportare il dolore.

Nel 2002 Hamilton si è  letteralmente schiantato nella prima delle tre settimane del Giro d'Italia, fratturandosi alla spalla. Quel giro lo continuò, sopportando tale dolore tanto che restituì alle radici ben undici denti, tanto che fu necessarioun' intervento chirurgico dopo il Giro. Egli Fini secondo. "In 48 anni di praticantato non ho mai visto un uomo che potesse sopportare così tanto il dolore come fece in quel Giro" disse lo psicologo terapista di Hamilton, Ole Kare Foli. Nel 2003 Hamilton concesse il bis, cadde nella prima settimana del Tour de France e si fratturò la clavicola. Continuò ad andare comunque, vinse una tappa e finì quarto, notevole, in quella che il veterano medico del Tour, Gerard Porte, descrisse come "il più bell'esempio di coraggio che avesse mai visto." Hamilton fu anche uno dei piloti più apprezzati in gruppo: umile, ricoperto di lodi e complimenti e premuroso. I compagni di squadra di Hamilton si divertivano spesso nel inscenare una scenetta in cui un compagno fingeva di essere il medico della squadra, e correva da  Hamilton, sconvolto e gridando: "Oh mio Dio, Tyler, la tua gamba, è stata tagliata! Stai bene?" L'altro compagno di squadra, nella vesti di Hamilton naturalmente, sorrideva rassicurando tutti: "Oh, non ti preoccupare, sto bene,". Avevo trascorso del tempo con Hamilton, a Girona nel 2004, ed era stata un'esperienza memorabile. Il più delle volte, Hamilton era esattamente come l'avevano pubblicizzato i suoi compagni ciclisti: umile, gentile, educato, ogni centimetro del miglior Boy Scout. Mi aprì la porta, e mi ringraziò tre volte per avergli comprato il caffè, era deliziosamente inefficace quando si trattava di controllare la sua esuberante aurea da rimorchiatore. Quando abbiamo parlato della sua vita a Girona, o della sua infanzia a Marblehead, o ancora dei suoi amati Red Sox, è stato divertente, percettivo, e impegnato. Ma quando iniziò a parlare di bici da corsa o del prossimo Tour de France, la sua personalità cambiò tutta di un tratto. Il suo senso dell'umorismo evaporò, i suoi occhi si bloccarono sulla tazza di caffè fumante, e cominciò a parlare, a voce più bassa, dei più noiosi cliché sullo sport che avesi mai sentito, banalità insomma. Mi disse che stava preparando il Tour e che avrebbe adottato la filosofia del giorno dopo giorno: "un giorno, una gara alla volta, il suo dovere la priorità". Come Armstrong è stato "un ragazzo buono, un concorrente forte ma prima di tutto un caro amico", il Tour de France fu motivo di grande vanto per Hamilton "un vero onore essere solo una parte di" ecc ecc. Fu come l'avesse contagiato all'improvviso una rara malattia, i cui sintomi corrispondevano a temporanei attimi di ottusità incontrollabile, ogni volta che veniva menzionata o sfiorata la bici da corsa.

Se ti sei perso le puntate precedenti ecco i link :

LA TRADUZIONE ITALIANA DI "THE SECRET RACE" Introduzione di Daniel Coyle  Parte II

LA TRADUZIONE ITALIANA DI "THE SECRET RACE": Introduzione di Daniel Coyle - Parte I